E’ molto probabile

E’ molto probabile che io morirò pensando a cose inutili, però saprò che non è stata colpa mia, bensì di coloro che prendono le decisioni al posto nostro e che ci costringono a vivere in una società che pare doversi perpetuare all’infinito mentre invece prima della locomotiva a vapore non esisteva.

Uno dice “Oh finalmente la gente non muore più morsicata dai topi mentre zappa la terra dove coltivare il cavolo per la minestra mentre pochi eletti favoriti dalla Storia e dai Re vivono nel lusso e, se muoiono, muoiono di tubercolosi in un letto morbido” e invece guarda qua cosa ci è toccato…

Vabè ho dipinto in tre righe una triste cartolina idealizzata della Londra ottocentesca ma non importa.

E il bello è che chi si ribella in qualche modo a questa società finisce incanalato comunque in qualcosa…ne è la prova il fatto che la pubblicità dei cereali integrali presenta ragazzi bellocci che, con la bocca piena, sfogliano libri con la copertina di tela ruvida e poi sfrecciano via in bicicletta dal loro appartamento che è a metà strada tra un casolare e un appartamento finto bohemien di New York.

Vedete com’è facile incastrare tutto in categorie sempre più precise? Non dico che sia sempre negativo, ma dev’essere una scelta, non un’imperativo sociale.

Comunque io blatero. Blatero tantissimo. Vado a braccio e manco rileggo ciò che ho scritto. Ho gli occhi rimpiccioliti dal sonno non assecondato.

L’unica cosa che ci permette di non pensare a tutto questo e persino di farcene una ragione sono l’Arte e la Scienza, ma se non vengono valorizzate cadremo insieme a loro…ma è una guerra civile con chi ritiene un’opzione il fatto di riflettere sul mondo e sulla vita.

 

25 Aprile 2012

Il bersagliere ha cento penne

e l’alpino ne ha una sola

il partigiano ne ha nessuna

e sta sui monti a guerregiare.

 

Là sui monti vien giù la neve

la tormenta dell’inverno

ma se venisse anche l’inferno

il partigiano rimane là.

 

Quando poi ferito cade

non piangetelo dentro al cuore

perchè se libero un uomo muore

non gl’importa di morire.

Io lo Zo che non Zono Zolo

Ciao amici ma c’è qualcuno che legge le mie cazzate o solo mia madre?

Comunque sia…scrivo meno perchè sto riflettendo su un racconto per un concorso e anche perchè sto cercando di impegnarmi in maniera un po’ più attiva su alcuni fronti, sia privati che pubblici.

Ho compiuto 28 anni l’undici aprile e alcuni miei cari amici non si sono ricordati mentre il sessantenne per il quale ho fatto la donna ombra – ovvero ho trascritto dei documenti paleografi risalenti al milleddue milletre per la sua tesi di laurea – si è ricordato e mi ha regalato una scatola di cioccolatini talmente grande che lévati.

Pensa un po’.

Il racconto su cui sto riflettendo è più impegnato rispetto alle mie solite idee auliche, senza tempo, senza spazio, senza dio e anche un po’ noiose. A me piace la letteratura pesa ma non sono molto brava a ripeterne le bellezze perchè sono troppo cinica.

Mio marito ama il rap/hip-hop e devo dire che mentre da ragazzina lo snobbavo di brutto perchè ero una perfettina ora li ammiro per la sua determinazione ed elasticità mentale spesso molto umana e mai crudele, se non altro nel panorama italiano – in america si scannano con le pistolone ma è tutto sciobisness mentre qui non ce n’è. Sto iniziando a rivalutare una montagna di roba.

Cosa rivaluterò nei prossimi post?

Vi lascio con quest’ansiolitica domanda per creare una grandiosa suspance e invitarvi a leggere il mio blog quando scrivo cioè ogni morte di papa ma tant’è: less is more, mothafucka!

 

Ohaaaa-hahoooo

Mi guardo la Dandini aspettando sempre Zoro che però arriva tardi e c’ho un po’ di “abbiocco” (momento di sonno insistente) come si dice qui a Bolo.

Uh no non è vero c’è ammò ora!

PAUSA

Arieccoci. Bella puntata. Ha fatto Lavitola, un’ottima novità del suo repertorio.

Prima della Danda mi sono vista mezzo concerto live di Morricone che mi veniva da piangere mentre, nello stesso istante, ululavo a squarciagola i vari “oh-oooooh-oh-oooh-ohohohohohooooooHAHO” (questo era “L’estasi dell’Oro dal ilBilBeilC) dei suoi brani qua da sola con un pezzo di cioccolata in bocca…che bella scenetta privata vero? Ve ne offro sempre una con molta soddisfazione.

Ultimamente ho latitato per via di un momento di grande emotività durante il quale ho preso la mia prima vera decisione autonoma, ovvero, senza minimamente ritenere importante l’opinione altrui e preparandomi alle relativve eventualità, buone o cattive che siano.

Sono molto contenta di me e sento proprio lo sforzo psicologico da fare per vedere il bicchiere mezzo pieno. Non facile, in momenti eminentemente difficili.

Tipo che a mio marito, oltre a non pagare le ferie nè la malattia, oltre a non pagare equamente il suo lavoro notturno, oltre ad impedirgli di riposare nelle tempistiche legali, trattengono 54€ dalla busta paga perchè così evitano di maturare il suo TFR. Più illegale di così c’è solo scappare direttamente con il malloppo.

Ed è qui che casca l’asino o inciampa il canarino! (ah a proposito di animali oggi pomeriggio ho visto uno stralcio di programma in cui dovevano insegnare ad un pappagallo sboccato a smettere di dire le parolacce e quando lo inquadravano e parlava partiva il tipico BEEP! censoreo…ho riso molto).

Dicevo, è qui che s’addormenta il bradipo.

Fa quasi tutto schifo perciò tanto vale che questo tutto, all’interno della propria vita, venga arginato al poco indispensabile, mentre il resto (ciò che è delimitato dal “quasi”) va coltivato e accresciuto con perseveranza.

Ho preso questa fantomatica decisione ritenendo giusto questo discorso, almeno per me in questo momento. Sento di aver fatto bene per un semplice motivo: sto meglio.

Petto-dito-mano

Sottofondo: Marlene Kuntz – con Cristiano Godano che sussurra un po’ troppo, talmente tanto che non capisco una fava.

Cazzo,  è invecchiato. Ha la barba lunga e i capelli corti…me lo ricordavo coi capelli lunghi e senza barba, io.

O forse sono io ad essere invecchiata…

Vabè comunque sembra un minatore italiano nel Belgio d’inizio secolo.

Ho appena concluso una cena a base di: indivia cruda pucciata in olio e sale, pagnotta di pane e scatola di Togo. Tutta. 600 calorie. Effetto Sanremo in solitudine. Sanremo è TV spazzatura e prevede cibo spazzatura sul divano, smaltendo le tossine delle 2 ore passate schiacciata in autobus con altre tossine, quelle dei grassi saturi e dei conservanti.

La tipa che sta cantando ora ha la voce uguale a quella di Lorella Cuccarini.

La bambina piccola di cui  mi prendo cura il pomeriggio mi ha insegnato un giochino: petto-dito-mano. Sembra petting spinto invece è un giochino infantile. Mi capita di farlo da sola (il giochino, non il petting), in casa, e poi mi scappa una risatina divertita.

Ho capito qual è il principale problema: ho delle ambizioni e dei progetti ma la situazione che mi trovo a vivere da tre anni a questa parte mi distrae e mi impedisce di concentrarmi su di essi perché la mia mente è troppo occupata a pensare a tale situazione.

Comunque lo so che non ve ne frega niente e che in questo momento vorreste solo imparare petto-dito-mano…

Update

Aggiornamento veloce: ho passato l’esame di teoria della patente e non ci potevo credere, ho un preventivo dal dentista di 3.600€ e ne guadagno 650€ al mese, c’è mezzo metro di neve e mi fa solo piacere, non ho dormito tutta la notte per mancanza di una droga legale che si chiama Seroquel RP, mio marito – dopo 2 grappe alle 7 di mattina – mi ha detto delle robe carine e perciò non mi sono incazzata per le sue 2 grappe alle 7 di mattina.